Le origini del nome Napoleon
Il nome Bottiglieria Napoleon fu scelto da mio nonno Lillo Landro il giorno in cui vendette la sua prima bottiglia di brandy.
La prima di altre migliaia di bottiglie di brandy Napoleon.
Era il maggio 1960, la sua enoteca fu la prima a Messina, ma dopo un anno suo fratello Giovanni decise di fargli concorrenza.
Due fratelli e due enoteche situate a un chilometro di distanza l’una dall’altra.
Stesso cognome, e due attività che diventavano il simbolo del vino in bottiglia e un punto di riferimento per tutta la città.
A Messina iniziò a diffondersi un’abitudine, viva ancora oggi: quando vuoi comprare del vino, dici semplicemente “andiamo da Landro”.
La nascita dell’enoteca
Nonno Lillo decise di aprire l’enoteca grazie a mia nonna, che aveva un’attività in cui commerciava vino sfuso.
Mio nonno vendeva confetti, ma il settore stava vivendo un momento di difficoltà.
Ebbe un’intuizione: iniziare a vendere liquori e vini in bottiglia.
Stare insieme solo dopo il lavoro non era un opzione sostenibile, quindi decisero di aprire una bottiglieria, che sarebbe diventata l’attività di famiglia.
E così fu.
La tradizione di famiglia
Mio padre e i suoi fratelli sono cresciuti in enoteca, lavorando soprattutto durante i periodi di festa con le consegne delle confezioni regalo.
Anche io sono cresciuto in enoteca, tra quelle bottiglie e le parole di mio nonno prima, e di mio padre poi.
Ho imparato a riconoscere profumi, nomi, colori, a condividere l’emozione di un cliente soddisfatto, a gioire per la fiducia di un collaboratore.
Facevo i compiti sul bancone dell’enoteca, mentre mio padre e mio nonno vendevano vini e liquori e facevano crescere l’attività.
L’enoteca di mio Zio Giovanni chiuse i battenti negli anni ’90, e a Messina rimase solo un’unica enoteca che porta il nome “Landro”.
Il cognome di mio nonno, di mio padre, il mio.
Mio padre e io abbiamo seguito le orme di mio nonno, abbracciando in pieno la sua filosofia: l’unico cliente possibile è un cliente felice.
La forza delle radici
C’è stato un momento della mia vita in cui ho provato a fare qualcos’altro: mi sono laureato in infermieristica e sono partito per la Germania.
Ma dopo soli 2 anni sono tornato.
Lo stipendio era ottimo, lavoravo tanto ma mi mancava quel rapporto umano, quella voglia di fare bene, di ricevere un feedback, di dare un consiglio.
Mi mancava l’ambiente in cui sono cresciuto.
Ma allo stesso tempo ero animato da una voglia di modernità, di novità.
Volevo raggiungere più persone possibili e portare l’enoteca in una nuova dimensione.
La tradizione della mia famiglia con i servizi online più efficienti.
Conoscere e diffondere la cultura del vino, e avere un contatto diretto con il cliente.
Io mi chiamo Lillo Landro, come mio nonno.
Il vino buono anche online
Il mio obiettivo è offrire servizi smart e rapidi e prodotti scelti direttamente da me e mio padre.
Dare risalto alle cantine con cui collaboriamo da più di 60 anni, ma cercando sempre prodotti nuovi.